La gelosia è Cretina

Pubblicato il 21 Gennaio 2014

Povero Cretino, reo confesso di atti di gelosia e vendetta. Del resto, come ha ammesso lui stesso, certi atteggiamenti sono indice di scarsa autostima e debolezza. Lo sanno tutti. Tante persone sono così… deboli… misere… (sospiro)..

Qualche maledetto bastardo avrà pure la colpa no?!?!?! Una colpa originaria, che porta innocue persone ad essere così all’erta. Quindi non starei a biasimare i poveri gelosi, ma andrei a ricercare il colpevole primigenio. Quello sì è da punire! Con dolore. Con fantasia.

Il problema è che nel mio caso fatico ad individuare la causa iniziale. Credo che la mia gelosia nasca con me, in effetti. Se proprio devo cercare un’origine, però, il sospetto ricade necessariamente sul mio primo fidanzatino (è stato un’infinità di anni fa ed è caduto in prescrizione, ci tengo a sottolinearlo). Con lui sono stata pervasa da subito da un senso di insicurezza e timore. Del resto l’avermi chiesto di uscire solo perché anche la sua ex era di Verona (e dirmelo) potrebbe avermi allertata. Ricordo giornate sofferte nell’attesa di una telefonata e le prime allucinazioni uditive che ancora mi accompagnano. Si, ogni tanto sento i telefoni che squillano. Ed è solo nella mia testa. Problemi?

La cotta seguente non è andata molto meglio, ripensandoci, visto che mi corteggiava mentre mi parlava della sua futura moglie. Che non ero io, evidentemente. Risultato? Un pugno di mosche e un altro duro colpo all’autostima.

Alla storia successiva sono arrivata perciò già preda del delirio e delle manie di persecuzione. -Ah, non ridi perché non mi ami più?! -Ah, ridi perché non mi ami più?! -Chi è al telefono?! -Non sei al telefono? -Ah no?! Ah no?! -No, in effetti no. -Ma potresti essere al telefono, ipoteticamente. -Con chi, quindi?! E così via. (E comunque non mi amava più, a ben guardare).

Naturalmente, quando uno è vile, questi dialoghi avvengono solo nella propria testa. Esteriormente si presentano come sudorazione, palpitazioni, rossore e tantissima gastrite. Nel mio caso c’è anche l’uso di uno sguardo del tipo: io so. So tutto. Guarda, che dolore mi procuri (sempre infliggere il senso di colpa). Comunque non me la fai, eh. Attenzione.

Uno sguardo che non credo colga nessuno, tra l’altro. Ma lo sto perfezionando. Ad oggi, infatti, le cose non sono migliorate. Nella mia mente continuano ad accadere le peggio cose. Nella mia mente, alle mie spalle si consumano tradimenti, meschinità di ogni genere, anche involontari (quando sono più positiva). Nella mia mente, certo. Ma le colpe vanno condivise. Ad esempio, stare con una spia del kgb, che nel giro di quattro secondi resetta l’intera memoria del telefono se solo passi per sbaglio alle sue spalle, non aiuta. La gelosia va prevenuta. Non è che ci si possa lamentare poi, cari/e fidanzati/e di persone gelose. E poi dico, è proprio necessario averlo un telefono? Non potreste stare chiusi in un uovo di cemento dove solo la vostra fidanzata può venire a trovarvi? Comunque ora mi sono evoluta. Esterno di più. Lo sguardo c’è sempre, ma ho aggiunto qualche atto verbale. Delle risatine. Delle frasette. Tipo: “Eh!” Oppure: “Mh”. Cose indecifrabili, che vengono accolte come dei tic nervosi.

Magari mi faccio spiegare da Cretino come fare qualche scenata e umiliarmi adeguatamente. Meno male che ci sono i suoi tutorial. Ah, non era un tutorial il suo?

Comunque l'unica verità è che la gelosia è il sale dell'amore. C'è chi ne mette di un pizzico, chi un pugnetto. Ci si adatta, ci si regola. E poi c'è chi pensa che in mezzo litro d'acqua ci vada tutta una confezione di sale grosso. Ecco, se fate così finisce che mangiate da soli, mentre l'altro è al ristorante.

Cretina

#cretina #2cretini

 

 

 

 

Scritto da Cretina

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