A x B x C
Pubblicato il 15 Gennaio 2014
I mie nipoti hanno iniziato educazione sessuale. Fino a ieri c'era Babbo Natale sopra la slitta e oggi c'è Babbo Natale sopra Mamma Natale.
Comunque chiamarla educazione sessuale è pretenzioso, tutto il corso può essere sintetizzato così: “A entra in B e dopo nove mesi nasce un bambino”, che più che un corso sembra un breviario alla riproduzione. Senza contare che “A entra in B e dopo nove mesi nasce un bambino”, solo se siete sfigati. Con i giusti contraccettivi A può visitare B tutte le volte che vuole e vivere sereno. Oddio tutte le volte che vuole è forse esagerato, diciamo tutte le volte che vuole B. Quando non ha mal di testa e comunque mai abbastanza secondo i parametri di A, ma questa è un'altra storia.
Se si deve parlare di educazione sessuale, bisogna parlarne in tutte le sue sfaccettature. Lo sappiamo tutti che A può entrare in B ma volendo anche in C. Per non parlare di D. Poi B può incontrare E, oppure F, e non dimentichiamoci di G che prima dell'operazione si faceva chiamare H. E via così per tutto l'alfabeto. Inoltre B può strusciarsci con un'altra B, A con A e poi ci sono le potenze A x B alla seconda, oppure A x B x B x A x C.. e qui finalmente l'algebra trova una sua applicazione nel mondo reale. Anche se le maggior parte delle equazioni sessuali sono perlopiù con numeri immaginari.
“A entra in B e dopo nove mesi nasce un bambino”, non si parla del prima, non si accenna al dopo e nemmeno al durante. Un po' come se la favola della Bella Addormentata fosse raccontata così: In un regno incantato nasce una bellissima principessa, poi incontra il principe si sposa e vissero tutti felici e contenti. E ciao. Nessun accenno alla Strega Cattiva o alle alle fatine, nessun riferimento alle dimensioni dell'arcolaio, e poi succede che il piccolo Amedeo Brambilla sotto la doccia in palestra intravede il suo amichetto senegalese Mohamed con un arcolaio industriale nelle mutande e si domanda perché lui invece ha più che altro un uncinetto. Qualcuno dovrebbe spiegare al piccolo Amedeo che Mohamed ha una disfunzione, è malato e che arcolai così grossi sono inutilizzabili. Questa è la mia versione e non la cambio.
E poi smettiamola con questa storia delle api e dei fiori, che i ragazzini al primo appuntamento si presentano vestiti da apicultori e si versano del fertilizzante liquido nelle mutande per far crescere il fiore. E basta con patatina e pisellino, non è mica un'insalata per Lillipuziani!
Parliamo di contraccettivi, insegniamo loro a utilizzarli correttamente e facciamo del sano terrorismo: prendete un paio di teenager allupati e portateli in una sala parto, dopo aver visto B dilaniarsi a suon di contrazioni, la loro voglia di trombare scemerà almeno per un paio di settimane.
Sabato ha partorito una mia carissima amica, vado a trovarla in ospedale e la prima cosa che mi ha detto è stata: rimarrà figlio unico.
“Dopo nove mesi nasce un bambino”, certo.. dopo nove mesi e 30 punti di sutura a B.